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Cos’è la leadership?

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Leadership oggi

La vita non è facile per nessuno. Ma cosa importa? Dobbiamo essere perseveranti e soprattutto avere fiducia in noi stessi. Dobbiamo credere di essere dotati di talento per qualcosa e che questa cosa, costi quel che costi, debba essere realizzata.”

Marie Curie, scienziata e vincitrice per due volte del premio Nobel

“All’età di sette anni un ragazzino venne sfrattato dalla casa in cui viveva con la famiglia. Il ragazzo dovette iniziare a lavorare per aiutare. A 9 anni, morì la madre. Crescendo, avrebbe voluto entrare in una Law School, ma non aveva i requisiti di educazione di base necessari.

A 22 anni perse il lavoro come commesso in un negozio. A 23 anni partecipò alle elezioni per il parlamento statale, ma le perse. Lo stesso anno si buttò negli affari, ma fallì e da questa avventura gli rimasero dei debiti che riuscì a ripagare solo dopo 17 anni. A 27 anni ebbe un esaurimento nervoso.

Due anni dopo provò di nuovo la carriera politica ma venne nuovamente sconfitto. A 31 anni, fu sconfitto nel suo tentativo di diventare un grande elettore. Per i suoi 35 anni era stato sconfitto due volte nel tentativo di entrare al Congresso. Finalmente riuscì a entrare al Congresso, ma a 39 anni perse subito la rielezione.

A 41 anni perse suo figlio di soli 4 anni. A 45 corse per il Senato e perse. Due anni dopo perse le elezioni come vice-presidente. A 49 anni corse per il Senato e perse di nuovo.

A 51 anni fu eletto Presidente degli Stati Uniti d’America. L’uomo si chiamava Abraham Lincoln.”

 

Come non rimanere colpiti da questo esempio di perseveranza nel raggiungere la vittoria! Leggendo ci viene da pensare che si tratti della quintessenza del vero leader.

E ci viene anche facile pensare che leader come Lincoln siano quasi delle figure mitologiche, diverse dal resto dell’umanità e dotate di poteri tali che spianano la strada verso l’inevitabile successo. Questa è una visione della leadership molto comune, soprattutto nella tradizione: i leader hanno un dono naturale che li contraddistingue e se non sei un leader non c’è nulla che tu possa fare per diventarlo.

Per fortuna questa visione è sempre meno comune. Nella visione più moderna si pensa che con pazienza, perseveranza e duro lavoro si possano acquisire le qualità che rendono un leader efficace.

I leader non hanno bisogno di una lettera di nomina

Riflettiamo un attimo: cosa ha consentito a Lincoln di superare le difficoltà e emergere come un grande leader? Una quantità di assoluta determinazione e il desiderio di guidare gli altri. Quindi:

La leadership è una decisione, non una posizione!

Un piccolo esercizio per riflettere:

guardati intorno sul tuo posto di lavoro o nella tua comunità. Hai individuato una situazione in cui la persona che ha la responsabilità, il manager o il capo, non è colui che guida la situazione? E invece riesci a pensare ad una persona che non ha un’autorità definita ma che in modo casuale ha un ruolo di leadership? Prova a pensare perché quel capo non è un vero leader e come una persona senza poteri possa in realtà esserlo.

Probabilmente avrai elencato una serie di motivazioni per spiegare la situazione. Ora prova a riflettere:

Se il capo volesse veramente essere un leader, potrebbe esserlo? E, per contro, se colui che agisce come leader non vol

esse esserlo, si assumerebbe questo compito di guida?

La risposta è semplice e ci porta alla prima conclusione:

Il desiderio di guidare è la più importante e necessaria pre-condizione per diventare un leader

Quindi una volta che hai deciso di voler essere un leader, non hai bisogno che qualcuno ti fornisca una nomina, un’autorizzazione. Devi solamente accettare ciò che comporta la sfida della leadership. Ciò non vuole dire che il solo desiderio di esserlo ti renda automaticamente un leader. E’ necessario sviluppare e incrementare specifiche competenze e saranno necessari disciplina e focalizzazione.

Quindi: vuoi essere un leader? Se la risposta è “sì”, congratulazioni, hai fatto il primo passo sulla strada verso la leadership.

Ricordati del Mahatma Gandhi: nessuno lo ha “nominato” leader, non aveva nessuna autorità formale, ma ha guidato un’intera nazione verso la libertà e l’autodeterminazione contro il più potente degli Imperi dell’epoca.