Chi si ricorda del telefilm A-Team? Ti sei mai chiesto come fanno i pittoreschi personaggi del famoso Team della televisione a andare d’accordo abbastanza a lungo da catturare i cattivi? O come il Capitano Kirk di Star Trek™ e il suo equipaggio sono stati in grado di “andare avanti coraggiosamente” senza cadere nei dissidi prima di arrivare ovunque dovessero arrivare?
La rivalità può spingere le persone in modo positivo a dare il meglio di loro stesse. Ma può anche portarle a comportamenti scioccanti o addirittura illegali.
Qualcuno tra i meno giovani ricorderà la storia delle pattinatrici statunitensi Kerrigan e Harding, da cui è stato tratto un film. Nel 1994, la pattinatrice artistica americana Nancy Kerrigan fu ferita da un aggressore che cercò di romperle una gamba.
Un sondaggio della Mental Health Foundation afferma che una persona su tre ha problemi con la gestione della rabbia e suggerisce quindi che molti di noi incontreranno situazioni lavorative in cui le emozioni sono alte.
Quando si lascia che la rabbia esploda può causare grandi danni. Può offuscare il tuo giudizio, danneggiare le tue relazioni e distruggere il rapporto di fiducia che hai con gli altri. Quindi, come puoi tenerla sotto controllo?
“Chi è a favore della soluzione di Gianni e Alice?”
“Va bene, accettato!”
Certo, Gianni e Alice sono contenti, ma ciò che dà loro veramente soddisfazione è che gli altri sei membri del team si erano inizialmente opposti alla loro proposta, quando l’hanno presentata per la prima volta. Quindi, come hanno fatto queste due persone a trasformare le probabilità a loro favore e a persuadere gli altri?
Hai mai pensato di esporre il tuo parere durante una riunione e poi hai deciso di non farlo perché non volevi apparire non in linea con gli sforzi del gruppo?
O ha mai guidato un team in cui i membri erano riluttanti a esprimere le proprie opinioni?
Immaginate di aver radunato le più brillanti menti del vostro reparto per risolvere un problema. Nutrite grosse speranze per questo gruppo, quindi siete frustrati quando non si riesce ad arrivare ad una decisione.
Vi segnaliamo un interessante libro di Adam Kahane, edito da BUR, Biblioteca Universale Rizzoli. L’autore sostiene che l’idea tradizionale di collaborazione è spesso controproducente.
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